La superficie di rottura per fatica è sempre distinta in due zone:
- la prima è opaca, relativa alla parte rotta lentamente (zona di fatica).
- la seconda zona è granulosa, lucida, cristallina formata da cristalli integri (zona di rottura istantanea o rottura di schianto).
- Poiché i periodi di sollecitazione sono alternati a periodi di riposo, nelle rotture per fatica appaiono delle onde di propagazione.
- Ciascuna onda indica una linea di arresto o riposo.
- Le linee di arresto consentono di stabilire dove ha avuto inizio la rottura per fatica e il modo di progredire della rottura.
- Si ritiene che ciascuna striatura rappresenti un avanzamento della frattura.
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